Federlavaggi

View Original

CREDITI D’IMPOSTA PER I BENI STRUMENTALI 2022: TUTTI I CHIARIMENTI

INDUSTRIA 4.0: LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI

Con il motto “SE NON ADESSO, QUANDO?” vi avevamo presentato le agevolazioni fiscali in merito ai crediti di imposta per investimenti in beni strumentali (portali, piste, aspiratori, colonnine, accessori vari, ecc...) con orizzonte temporale fino al 30.06.2026.

Riprendiamo questo tema per mettervi a conoscenza dei chiarimenti arrivati dall’Agenzia delle Entrate sui crediti d’imposta per i beni strumentali ritoccati dalla Legge di Bilancio 2022 (circolare n. 14/E del 17 maggio 2022).

Non ci sono modifiche relative al super e iper ammortamento e alle agevolazioni per i beni strumentali nuovi riconosciute alle imprese mediante un credito d’imposta di ammontare variabile, in base all’investimento effettuato.

Segnaliamo invece che è stato rimodulato e prorogato il bonus per i beni strumentali, sia quelli materiali che gli immateriali: il credito d’imposta per i beni materiali 4.0 spetterà anche per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025. Quindi, entro il 30 giugno 2026 (se entro la fine del 2015 l’ordine è stato accettato dal venditore ed è avvenuto il pagamento di acconti pari almeno al 20 per cento del costo di acquisizione).

La misura del credito spettante è pari:

  • 20% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro

  • 10% del costo, per investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro

  • 5% del costo, per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro

    Per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 si applicheranno invece le percentuali previste dal regime previgente, che prevede il riconoscimento di un credito d’imposta pari:

  • 40% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro

  • al 20% del costo per investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro

  • al 10% del costo per investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino a 20 milioni di euro

Quindi possiamo dire che il limite di 20 milioni di euro fissato dalla norma non si intende relativo a tutto il periodo temporale (dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025), ma è da considerarsi su base annuale, al pari di quanto previsto per i beni immateriali.

Credito d’imposta per i beni immateriali

Specifici chiarimenti sono arrivati anche in merito al credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali immateriali rientranti nell’ambito dell’Industria 4.0: la Legge di Bilancio 2022 ha disposto una proroga dell’agevolazione, confermando le percentuali del credito d’imposta spettante e il limite dei costi ammissibili, da considerarsi annuale come per i beni materiali.

Inoltre, è stato prorogato il credito d’imposta del 20% per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023 e non più al 31 dicembre 2022, a condizione che il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Quello che invece la Circolare dell’Agenzia delle Entrate non ha trattato, ma che è stato invece pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio, è che per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022 (entro il 30 giugno 2023) ci sarà un aumento dal 20 al 50% della misura del credito d’imposta.

Percentuale del credito d’imposta spettante dal 2024 al 2025:

  • Credito d’imposta del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024

  • Credito d’imposta del 10% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro per gli investimenti effettuati a decorrere dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025