DALLA RIVISTA “AREA DI SERVIZIO” UN ARTICOLO CHE PARLA DI FEDERLAVAGGI
SEMPRE DALLA PARTE DEGLI AUTOLAVAGGISTI
Tre documenti di Federlavaggi che confermano come l’Associazione sia sempre attenta a difendere e valorizzare il settore nei diversi ambiti: dalla rivalutazione dei beni materiali al credito d’imposta.
Vi proponiamo l’articolo pubblicato sul numero 1/2021 della rivista Area di Servizio che parla di Federlavaggi.
“Diamo il giusto valore alle nostre attrezzature e alle nostre imprese”.
Questo lo slogan scelto da Federlavaggi per promuovere un’opportunità di sviluppo per il settore. Il documento è stato diffuso per rendere noto al settore la possibilità di attuare una rivalutazione dei beni di impresa materiali (per esempio, portali, piste, aspiratori, colonnine, accessori vari, ecc.) e immateriali (per esempio, marchi, licenze, concessioni, ecc.).
Queste misure, previste nel “Decreto Agosto” sono state pensate dal legislatore per il sostegno e la patrimonializzazione delle imprese.
“Riteniamo che tale strumento sia da valutare attentamente dalle imprese del nostro settore siano esse costruttori, impianti di lavaggio o autolavaggi. Per fare un esempio, le attrezzature molto spesso vengono acquistate con finanziamenti o leasing. Al momento del riscatto o in alternativa alla fine dell’ammortamento, il valore del cespite è sicuramente inferiore al valore reale dello stesso. Pertanto, il legislatore con l’intento di valorizzare i beni dell’impresa e di conseguenza di aumentare la patrimonializzazione ovvero il valore della società, ne consente la rivalutazione fiscale dietro il pagamento di un’imposta sostituiva del 3%.
Ovviamente per tali beni sarà consentito nuovamente l’ammortamento con conseguente riduzione dell’incidenza fiscale a carico della società. Anche se non richiesto dalla legge, raccomandiamo fortemente la valutazione e perizia dei vostri beni da parte dei costruttori o dei distributori degli stessi in modo tale da assegnare al bene un valore il più possibile congruo”.
Credito d’imposta
Un altro slogan (“Se non adesso, quando?”) per non perdere un’altra opportunità di sviluppo per il settore.
Il documento vuole attrarre l’attenzione sulle agevolazioni fiscali in merito ai crediti di imposta che maturano per investimenti in beni strumentali (portali, piste, aspiratori, colonnine, accessori vari, ecc.). Queste misure, volte al sostegno e allo sviluppo anche del mondo dell’autolavaggio, sono molto interessanti sia per la consistenza degli aiuti che per il raggio di azione degli stessi. In tale documento viene dato un quadro generale della normativa vigente, senza dimenticare che chi volesse approfondire l’argomento può anche consultare i costruttori o i rivenditori di tali beni strumentali.
“Addio Autolavaggio”?
Il sito giornalistico Virgilio Motori ha pubblicato l’articolo “Addio Autolavaggio” che rischia di arrecare parecchi danni al settore con un maldestro consiglio di arrangiarsi con il “fai da te”. Nella lettera che l’Associazione ha inviato alla redazione si sottolineano ben tre pesanti errori nella formulazione dell’articolo.
A cominciare dal fatto che è illegale lavare l’auto presso la propria abitazione o in luoghi pubblici: infatti l’Articolo 15 del Codice della Strada stabilisce che lavare l’auto utilizzando l’acqua in strada o in spazi privati è vietato per via dell’inevitabile scolo di sostanze inquinanti (residui di olio/carburante, polveri dei freni, detergente, ecc.) che sono nocivi per l’ambiente se non si può garantire che essi finiscano nella rete fognaria per l’opportuno trattamento. Secondo argomento la sicurezza: infatti, esiste una norma, la UNI 11485, che regola gli autolavaggi in modo di evitare sinistri a cose e persone.
Terzo: dall’articolo non emerge una caratteristica fondamentale per qualsiasi professione, arte o lavoro: la necessità di avere le necessarie competenze e i danni che possono essere causati da un lavaggio non corretto su una vettura potrebbero essere addirittura irreparabili o comunque di valore economico elevato.