NELLA NUOVA USCITA DELLA RIVISTA “AREA DI SERVIZIO” SI PARLA DI FEDERLAVAGGI
UN “MARCHIO DI QUALITÀ” PER GLI AUTOLAVAGGI
La rivista Area di Servizio, con Marco Costamagna, Presidente di Federlavaggi e Amministratore Delegato di MTM Hydro, fa il punto dello “stato dell’arte” dell’associazione dell’autolavaggio tra nuove adesioni e l’ambizioso progetto del “Marchio di Qualità”
Vi proponiamo l’articolo pubblicato sul numero 2/2021 della rivista Area di Servizio , scritto da Massimo Cicalini, che parla di Federlavaggi, riproponendovi l’articolo appena pubblicato, che potete trovare anche online sul Sito ufficiale della rivista.
La voce circola da qualche mese: Federlavaggi vorrebbe lanciare un “Marchio di Qualità” per gli autolavaggi, è ancora un’ipotesi ma ci stanno lavorando. Ma questo è solo uno degli argomenti che vogliamo affrontare con Marco Costamagna, Presidente di Federlavaggi e Amministratore Delegato di MTM Hydro, che infatti apre l’incontro con tante altre novità.
Parliamo dei nuovi associati
“Nel 2021, hanno aderito all’Associazione sei nuovi iscritti. – spiega Costamagna – Sono aziende importanti: Altur, Aquarama, Degama , Depur Padana Acque, Flowey e TSG, a conferma di quanto il nuovo corso di Federlavaggi riscontri successo. La loro decisione è infatti figlia di tutto ciò che abbiamo realizzato fino ad ora e soprattutto grazie al cambio di filosofia: l’associazione vuole essere più inclusiva possibile dato che vale sempre di più il principio che l’unione fa la forza.
A tale proposito è stato modificato lo Statuto così adesso non ci sono solo i soci fondatori ad avere particolari privilegi, ma ora tutti sono considerati sulla base del loro volume d’affari nel settore. Chiaramente, più è grande il volume d’affari, più il socio potrà aver voce nelle decisioni. Riteniamo che sia corretto che un’azienda che fa cinque volte il volume d’affari della mia conti, magari non cinque, ma almeno tre volte di più”
Vignette come veicolo di comunicazione
“Sono stati mesi intensi con l’approvazione del bilancio e tutta una serie di approfondimenti amministrativi che hanno impegnato tutto il Consiglio. Tra i nuovi progetti, vorremmo sviluppare un metodo di comunicazione con vignette per aiutare i lavaggisti a fare un po’ di marketing e informazione verso gli automobilisti: evidenziando i benefici che hanno a utilizzare un autolavaggio serio, con macchine automatiche o piste self.
Gli autolavaggi sono ‘green’ perché c’è il trattamento delle acque, va ribadito con forza che la spazzola non riga, che un autolavaggio non utilizza personale non in regola con gli adempimenti contributivi o, peggio, non in regola con il permesso di soggiorno, quindi che gli addetti non vengono sfruttati e che lavorano rispettando le norme di sicurezza... Questo vorremmo farlo con semplici vignette da riportare su una cartellonistica stampabile gratuitamente da ogni lavaggista, così come è stato fatto con le linee guida Covid-19 a suo tempo.
In altre parole evidenziare i punti di forza del settore e farlo in maniera facilmente comprensibile. Con il Vice Presidente Federlavaggi e amministratore delegato di Mix Srl Carlo Gavotto abbiamo presentato una prima bozza per far capire cosa si voleva fare ed è stata approvata all’unanimità. L’intenzione è di veicolare questa informazione sui nostri canali social e fare in modo che venga ripresa da un po’ tutto il settore, così da essere veicolata verso gli automobilisti. Noi lo sappiamo già, ma vorremmo promuovere un po’ meglio i vantaggi che ci sono per tutti a usare autolavaggi in regola e non quelli ‘low cost’ o a domicilio.
Con un’altra vignetta, visto che si parla molto di spazzole, vorremmo far capire che non rigano per rassicurare l’automobilista che l’autolavaggio automatico porta solo dei vantaggi: efficiente, ecologico e non danneggia l’automobile. Fatto a vignette garantisce che non ci siano spot di alcune marche perché non sarebbe corretto e attira anche l’attenzione, come avevamo fatto per le linee guida del Covid-19, che erano piaciute. L’obiettivo sarebbe quello di lanciare ogni mese una vignetta con dei messaggi ogni volta diversi”.
Il “Marchio di Qualità”
“Il progetto più grande – prosegue Costamagna – è però quello del “Marchio di qualità per stazioni di eccellenza”.
L’autolavaggio per potersi fregiare di questo riconoscimento deve superare determinati parametri sui quali stiamo lavorando. Vorremmo lavorare su tre direttrici principali: la sicurezza, l’etica e l’ambiente, che sarebbero i requisiti minimi. Se l’impianto non è a norma o non ha i depuratori regolari, se non rispetta l’ambiente, sarà escluso. Quindi si deve rispettare tutto quello che è etico: pagare i contributi regolarmente, avere degli stipendi in linea e non dei dipendenti sottopagati o peggio schiavizzati e poi la sicurezza dell’auto, dell’ambiente e degli operatori.
La cosa più importante è: chi può chiedere e ricevere il marchio?
Abbiamo ipotizzato macchine a portale, singolo o doppio, tunnel e piste self-service, poi se è previsto un servizio servito, sarà un di più, ma un garage con idropulitrice e aspirapolvere non potrà ottenere questo marchio. Vorremmo lavorare su una direttrice suggeritaci durante l’incontro da chi ci ha preceduto nella direzione dell’Associazione, ovvero il Presidente Gianluca Meschi e il Vicepresidente Marco Mattioli: chiamata “SEA”, acronimo di Sicurezza, Etica e Ambiente.
Se c’è il lavaggio degli interni o servizi a mano, sono i benvenuti, ma dietro devono esserci i contenuti che abbiamo elencato. Il solo lavaggio a mano non è contemplato, del resto noi siamo la Federlavaggi, l’associazione dei costruttori di macchine per il lavaggio auto e di prodotti chimici. L’obiettivo è arrivare all’automobilista al quale, più che dirgli che quelli che fanno il lavaggio a mano sono “brutti e cattivi”, abbiamo il dovere come Federazione di valorizzare i tanti nostri punti di forza”